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Presentazione

L'Unione Italiana dei Ciechi, fondata a Genova il 26 ottobre del 1920, ha per Legge la Rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali di tutti i non vedenti; oggi essa tutela e rappresenta anche i cittadini ipovedenti, definiti tali ai sensi della Legge 3 aprile 2001, n. 138: ovvero, tutti i cittadini il cui residuo visivo nell'occhio migliore non è superiore a tre decimi con eventuale correzione di lenti.

Relazioni


Relazione morale anno 1986/1987


Relazione morale sulle attività svolte nell'anno 1986/87 ed approvate dalla Assemblea dei Soci il 27 giugno 1987.



Carissimi amici, Autorità, Cittadini, eccoci nuovamente insieme per verificare i risultati di un anno di attività svolte anche con il Vostro prezioso aiuto e la Vostra necessaria collaborazione: attività che hanno richiesto pazienza, duro lavoro, costante dispendio di energie comuni.

Porgiamo un affettuoso saluto a Voi tutti, che, direttamente o indirettamente, siete meritevoli per le realizzazioni che più oltre ricorderemo; rivolgiamo parole di gratitudine a quei Politici e Amministratori che, comprendendo le nostre difficoltà economiche e sociali e le nostre capacità di studiarne il superamento, ci hanno tenuto nella dovuta considerazione per collaborare con essi. Un particolare saluto al nostro carissimo Presidente Nazionale Prof. Tommaso Daniele, il quale, con le sue alte capacità umane e mediatrici, a poco più di un anno dal suo insediamento, sta mostrando di saper alimentare la crescita conciliativa fra l'unità dei ciechi italiani e i Pubblici Poteri, per l'opera di riscatto culturale e sociale dei privi della vista.

 Salutiamo con gratitudine il componente della Direzione Nazionale Prof. Zito, il Consigliere Nazionale Sig. Maggiore, il Presidente Regionale U.I.C. Rag. Chiumeo.

 L'Unione Italiana Ciechi, nata nel 1920, eretta ad Ente Morale solo dopo tre anni, più volte ribadita unica capace e qualificata Rappresentante, tutrice degli interessi morali e materiali degli oltre 120.000 ciechi sparsi in tutta la Penisola, all'insegna del nuovo Statuto, continua la dura marcia diretta alla conquista della piena equivalenza sociale del non vedente!

Essa, con l'entrata in vigore della nuova la Carta Statutaria aggiornata ed adeguata alle moderne esigenze associative e sociali, nel rispetto del pluralismo, delle democrazie e delle minoranze, per la realizzazione delle finalità perseguite, è presente in ogni angolo del Paese con il suo stimolo e competenza: presso gli Organi dello Stato, presso gli Enti pubblici e privati, datori di lavoro, la Scuola, affinché ogni cieco capace si inserisca a pieno titolo, con diritti e doveri, come gli altri cittadini, qualitativamente e produttivamente nel tessuto sociale.

L'Unione Italiana Ciechi, per quei pochi che ancora non lo hanno saputo, promuove ed attua tutte le iniziative per:

a) collabora con il Servizio Sanitario Nazionale e sue articolazioni periferiche, per attuare la prevenzione della cecità ed il recupero visivo;

b) collabora con l'Amministrazione della Scuola per l'istruzione dei privi della vista, l'elevazione del loro livello culturale e la formazione professionale;

c) promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi favorendone il collocamento occupazionale, nonché la realizzazione professionale in forme collettive ed individuali;

d) collabora con la Pubblica Amministrazione ed i Servizi Sociali Nazionali, Regionali e Locali per l'attuazione di iniziative assistenziali rispondenti alle necessità dei privi della vista, con particolare attenzione ai ciechi pluriminorati, agli anziani, ai minorati visivi in condizioni di emarginazione sociale;

e) studiare le problematiche relative alle minorazioni visive, promuovendo ogni forma di intervento da parte delle strutture sociali;

f) attuare iniziative di solidarietà fra i ciechi anche mediante la cooperazione;

g) stimola e promuove la ricerca scientifica in campo tiflologico e tiflotecnico collaborando con Organismi scientifici;

h) promuove l'integrazione dei ciechi nella vita culturale, sportiva, ricreativa ed in ogni genere di iniziativa atta a favorire l'impiego del tempo libero.

Perché tali scopi vengano meglio attuati, il Sodalizio aderisce ad organizzazioni nazionali ed internazionali a carattere federativo.

In questa direzione, sotto il coordinamento della Sede Centrale e Presidenza Regionale U.I.C., ci siamo impegnati a studiare e promuovere la realizzazione del progresso lavorativo e culturale dei non vedenti della provincia di Foggia.

Le nostre fatiche sono state raddoppiate particolarmente laddove quando lungaggini burocratiche e qualche insensibilità politica hanno rappresentato la causa di lunghi ritardi per la fruizione di sacrosanti diritti. Oltre 15.000 ciechi inseriti nel mondo del lavoro offrono prova di capacità e serietà; sono tanti i datori di lavoro, tanti sono i politici e dirigenti di Uffici, che stimano ed apprezzano i lavoratori ciechi: vengono a testimoniare ciò che i lavoratori non vedenti sono capaci di fare. Quindi, amici carissimi, scetticismo, perplessità e pregiudizi appartengono ormai al passato!

Cortesi Politici, Amministratori, Voi siete testimoni delle capacità lavorative e culturali dei ciechi, per cui, se esiste ancora qualche collega disinformato, Vi preghiamo di condurlo negli Uffici, nelle Scuole, nei banchi del Parlamento, per consentir loro di toccare con mano le possibili attitudini dei non vedenti. Non sarebbe più necessario rammentare i 67 anni di gloriosa storia del Nostro Sodalizio, che ha sradicato i ciechi dalla povertà emarginante per condurli alla integrazione sociale!

Cari amici, è vero che continuiamo a chiedere Leggi che ci riguardino, ma è pur vero che è l'unico strumento idoneo perché si creino le condizioni miranti a prevenire il soffocamento, il calpestio, il rinvio in una società che non sta attraversando periodi sereni.

Per quello che abbiamo dimostrato, e che saremo capaci di dimostrare, al Pubblico Potere chiediamo a gran voce che i problemi dei ciechi vadano risolti interpellandoci e coinvolgendoci a titolo di esclusiva qualificata collaborazione.

Non credano che si abbia volontà di sostituirci ad essi, ma considerino che ci offriamo per mettere a loro disposizione la nostra esperienza quali militanti e diretti sofferenti dei mille problemi della cecità.

Ritengano l'Unione Italiana Ciechi sempre unico valido serio interlocutore per la trattazione e la risoluzione dei problemi del non vedente.

Dopo queste note introduttive, sperando di non tralasciare interessanti argomenti, Vi riferiamo su quanto è stato possibile fare nell'interesse dei ciechi, per continuare a meritare, o meno, la Vostra fiducia.



PROFILASSI DELLA CECITA' E RECUPERO SOCIALE DEI CIECHI

Questo è uno dei fondamentali settori della vita promozionale dell'Unione, la quale si batte perché diminuiscano i casi di cecità, sollecitando e stimolando gli Enti locali soprattutto, per la creazione di idonei apparati e strutture per la prevenzione delle malattie degli occhi e quindi per azioni terapeutiche tempestive.

È stata fatta opera di propaganda nelle Scuole, per la diffusione delle elementari norme di igiene per la conservazione delle condizioni ottimali delle funzioni visive.

Ci siamo occupati del recupero sociale dei ciechi emarginati, segnalandoli ai Servizi Sociali dei Comuni e della Provincia, per avviarli alla alfabetizzazione e quindi all'istruzione. Ci siamo comunque preoccupati di fare esaminare le possibilità di riabilitazione dell'eventuale residuo visivo, iscrivendo all'U.I.C., gli aventi diritto.



ISTRUZIONE



Particolarmente per i ciechi, l'istruzione è il primo ed il più importante passo da compiere bene nella vita, considerando le difficoltà a cui vanno incontro per la fornitura e poi per l'uso degli strumenti speciali posti a loro disposizione dalla tecnica, perché siano scolari e studenti come gli altri. L'U.I.C. foggiana si è sempre battuta perché sempre più tempestivamente venissero messi, e vengano messi a disposizione strumenti e supporti didattici che la Legge prevede.

L'Amministrazione Provinciale continua a coprire in quest'opera il ruolo centrale in armonia con le famiglie degli scolari, l'U.I.C. e le strutture scolastiche.

 L'integrazione scolastica dei non vedenti, per noi, come per i preposti allo scopo, continua a rappresentare il tema più scottante delle attività promozionali in quanto, purtroppo, fra le richieste e la fruizione dei diritti trascorre troppo tempo: lo scolaro che chiede il materiale didattico agli Enti preposti all'erogazione, come è noto, deve attendere la delibera per la concessione e relativa ratifica da parte dell'Organo di Controllo, poi l'ordinazione e l'arrivo del materiale ed infine, tralasciando altri particolari, si arriva alla consegna: consegna, che in molte occasioni è stata fatta con notevole ritardo.

 Affiancata dalla nostra costante presenza, ed avvalendosi della competente collaborazione dell'U.I.C., l'Amministrazione Provinciale di Foggia ha provveduto a garantire:

1) 26 insegnanti operatori di sostegno a 29 bambini e fanciulli non vedenti inseriti nella Scuola        Materna, Elementare e Scuola Media del territorio della Provincia;

2) la fornitura di testi in codice "Braille", in taluni casi trascritti da parte dell'operatore o operatrice di sostegno; testi in "nero" fotoingranditi ad opera della nostra Sezione, agli scolari con residuo visivo utilizzabile;

3) il coordinamento delle attività scolastiche.

Continua ad emergere la comune opinione di procedere allo studio immediato di un ampio progetto per la reale e compiuta integrazione scolastica dei non vedenti foggiani, con un Istituto che si occupi del coordinamento delle attività scolastiche, con Insegnanti dello Stato accuratamente specializzati ed operatori dell'Amministrazione Provinciale, l'istituzione di un'Equipe Tiflo-psico-medico-pedagogica; una Biblioteca Braille; un Centro di promozione percettiva per l'educazione e la riabilitazione del residuo visivo. Ciò considerando che, purtroppo, gli scolari non vedenti, come prima detto, sono oggi arrivati a quota 29, quota che è in costante crescita; quindi, prima che sia troppo tardi, si impone l'urgenza di passare senza indugio ad operare in tal senso, programmando un Convegno a livello provinciale per un'ampia ed appropriata progettazione.

All'Amministrazione Provinciale di Foggia va la nostra gratitudine per quanto ha fatto e continua a fare per i ciechi, con il solito sollecito di ridurre al massimo i tempi per l'adozione dei provvedimenti; un sentito ringraziamento anche a tutti gli Insegnanti operatori del sostegno scolastico, che sotto la coordinazione dell'instacabile Insegnante dello Stato Sig.ra Maria Zingrillo hanno profuso tanti sforzi per dare ai fanciulli scolari i migliori frutti della ardua opera.

  Va una nota di plauso alle famiglie attente, ed una parola di esortazione a quelle i cui bambini necessitano di maggiori e particolari attenzioni partendo dal concetto che i figli sono tutti uguali.

Esauritosi il ruolo storico degli Istituti Speciali per ciechi, riteniamo che tali strutture debbano oggi essere utilizzate come centri propulsivi per l'integrazione scolastica e sociale dei minorati della vista, affinché sia mantenuto alto il livello di formazione culturale e professionale che ha caratterizzato le precedenti generazioni di Insegnanti e liberi professionisti ciechi.

Sotto la nostra attenzione numerosi sono stati i non vedenti che frequentano la Scuola Superiore e Corsi di formazione professionale:

a) 1 allievo centralinista presso l'Istituto "Nicolodi" di Firenze;

b) 7 allievi massofisioterapisti di cui 6 al "Colosimo" di Napoli ed 1 al "Nicolodi" di Firenze ;

c) 4 allievi studenti di musica: 2 al Conservatorio di Napoli, 1 a Milano, 1 a Foggia privatamente, 1 a Roma presso la Jazz School "St. Luis";

d) 1 frequentante la Scuola Magistrale;

e) 1 Universitario;

Infine sentiamo il dovere di esprimere un sentito ringraziamento e viva gratitudine al Gruppo Lioness di Foggia, le cui aderenti hanno registrato gratuitamente su cassette numerosi testi ed opere culturali, di cui hanno fruito i nostri scolari e corsisti.



PLURIMINORATI



Per quanto riguarda i non vedenti con minorazione aggiuntiva, comprendiamo bene i gravi ed innumerevoli problemi che li attanagliano e spesso pongono loro e le loro famiglie in situazioni ancora più disperate di quelle dei semplici ciechi. Ci impegniamo, quindi, per il futuro, a studiare con maggiore approfondimento tali gravissime problematiche e a presentarle alle autorità politiche e socio-sanitarie locali competenti, a sollecitare queste ultime, affinché aiutino con interventi concreti e fattivi, questi nostri amici e le loro famiglie.



CENTRALINISTI



Con gli sforzi di sempre, e particolarmente con quelli dell'Incaricato al Settore, la Sezione, nel tempo intercorso tra L'Assemblea del Giugno '86 e quella odierna, è riuscita a collocare al lavoro altri 9 centralinisti telefonici. Ora ne restano 4 per i quali sono in corso le pratiche di assunzione.

Con gli strumenti messi a disposizione dalla Legge 113 dell'85 possiamo dire che molti posti di lavoro sono stati reperiti e più facilmente occupati, anche se qualche volta, per casi eccezionali saremmo costretti ad adire le vie legali.



MASSOFISIOTERAPISTI



Due diplomati massofisioterapisti sono in attesa di essere occupati: uno alla U.S.L. di San Severo, uno alla U.S.L. di Manfredonia.

 Per questo settore di lavoro è in piedi una proposta di Legge per il miglioramento economico e giuridico della professione del riabilitatore massofisioterapista non vedente, che ci auguriamo il nuovo Parlamento approvi presto.



INSEGNANTI



Nella nostra provincia sono 7 gli Insegnanti che prestano la propria opera nella Scuola dell'obbligo e secondaria Superiore.

Siamo stati vigili perché venissero rispettate le norme relative agli Insegnanti non vedenti, particolarmente quelle concernenti la precedenza nelle graduatorie.

Per questi lavoratori, che incontrano non poche difficoltà negli spostamenti e nell'espletamento delle attività, è in piedi una proposta di Legge che dovrà porli in condizioni più rassicuranti.

La diminuzione della popolazione scolastica in ogni ordine e grado, costituisce altra preoccupazione per il conseguente calo numerico delle cattedre d'insegnamento con ovvia diminuzione delle possibilità lavorative anche per gli Insegnanti non vedenti.



ALTRE ATTIVITA'



La attività artigianali e musicali ci stanno facendo notare un periodo di triste decadenza: ciò in quanto, a differenza di quanto esisteva e si faceva negli Istituti per ciechi, non esistono strutture e personale idoneo per proseguire l'insegnamento nella Scuola Pubblica.

Dobbiamo continuare a preoccuparci affinché queste tradizionali attività lavorative non vengano meno: è opportuno riproporre corsi per accordatori di pianoforte, intreccio, maglieria, onde consentire libere attività a coloro che presentino inclinazione per questi tipi di lavoro.

Anche nella nostra provincia abbiamo un programmatore elettronico minorato della vista già occupato presso un Istituto di Credito e ci auguriamo che altri studenti possano appassionarsi alla nuova professione.

I ciechi, va precisato, non possono fare tutti i mestieri di questo mondo come qualcuno sostiene; vi sono però alcune attività ove l'impiego delle vista è sussidiario all'impegno manuale ed intellettuale del lavoratore.

Non esistendo una legge che regoli la disciplina sul collocamento di questi lavoratori, per le assunzioni fatte, nel Centro e nel Nord Italia, si è fruito della possibilità di impiego grazie alla disponibilità di intelligenti datori di lavoro ed Associazioni di Industriali, i quali, dopo breve sperimentazione, hanno capito le capacità e la professionalità dei nostri operatori e hanno deciso di tenerli nella giusta considerazione.

Ciò darà all'U.I.C. gli elementi per stimolare il Parlamento al varo di una Legge per il collocamento obbligatorio.

Cari amici, il continuo progresso tecnologico, se da un lato impoverisce le possibilità di occupazioni tradizionali, dall'altro costringe tutti ad un permanente aggiornamento professionale, pena la dequalificazione. Ciò significa che più solida e duttile dovrà essere la preparazione de futuri centralinisti, capaci di esprimersi non solo per quanto scolasticamente si è appreso, ma anche per quanto l'era dei computer richiede.



PENSIONISTICA



Noi continuiamo a ritenere che la pensione debba essere assegnata al solo titolo della minorazione e che comunque i ciechi hanno di fronte sempre la prospettiva del lavoro. Nonostante il limite del reddito pensionabile sia stato parificato per le due categorie, questa pensione per i ciechi non serve neanche a garantire una vita stentata tenuto conto della esigua somma corrisposta.

L'impegno comune è stato ed è quello che si creino le condizioni economiche per una vita dignitosa. Ci stiamo battendo perché l'indennità di accompagnamento venga proporzionata alle reali esigenze del cieco, estendendola anche ai ventesimisti ed ai minori.



 ANZIANI       



Come è noto, l'82% dei ciechi italiani è costituito da persone appartenenti alla terza età, spesso abbandonate alla discontinua attenzione di familiari poco coscienti e, talvolta, anche in condizioni di sfruttamento.

Oggi, nell'era in cui si cerca una migliore qualità di vita per tutti, è impensabile che debbano verificarsi incresciose situazioni del genere.

L'Unione si è premurata di fare evitare queste forme abusive e distorte di trattare gli anziani, segnalando ai Servizi Sociali Comunali le vie da seguire. Per questa branca di attività è allo studio di creare una Casa di Riposo per anziani ciechi anche nella nostra provincia, aperta all'utenza regionale.



ALLOGGI PER I CIECHI



Nonostante gli impegni profusi dal Consiglio Regionale U.I.C. per le proposte a suo tempo avanzate alla Regione Puglia, ancora non siamo nelle condizioni di dare buone notizie. Comunque non vengano escluse le possibilità offerte da cooperative che, tuttavia, non siano occasione di assembramento di famiglie di non vedenti.



SPORT E TEMPO LIBERO



Questo settore di attività non è stato sottovalutato dal Consiglio Sezionale; per favorire le attività sportive del non vedente, sono stati erogati contributi al Gruppo Sportivo "La Capitanata" di Foggia, composto da non vedenti e vedenti, il quale, sotto la guida del neo-Presidente Dott. Michele Corcio, dal mese di settembre sta dando maggior impulso alle attività sportive e ricreative dei non vedenti foggiani, realizzando occasioni di incontro con i vedenti, in clima di crescente serenità e di socializzazione.

 Il Gruppo Sportivo ha organizzato e svolto il 30 Novembre la "Prima Festa della montagna" ad Accadia, il "primo torneo di scopa e dama" nei giorni 29 e 30 Dicembre, la "Prima Festa di Carnevale" il 21 Febbraio ed il "Primo torneo di Scopone" il 25 aprile. Ha preso parte ai campionati di Torball, con piazzamenti più che soddisfacenti, a Siracusa il 13 Dicembre, a Brindisi il 18 Gennaio e 29 Marzo, il 1° Maggio a Roma; l'11 Aprile un giovane non vedente iscritto al gruppo, ha preso parte a Padova, ai 5.000 metri della corsa campestre piazzandosi al 2° posto; per la prima volta inoltre il Gruppo Sportivo "La Capitanata" ha partecipato con due atleti ai Campionati Italiani di Atletica Leggera organizzati dalla Federazione Italiani Ciechi Sportiva a Sora, nei giorni 20 e 21 Giugno: un nostro atleta, che ha corso per i 5.000 metri, ha conquistato la medaglia di bronzo.

Abbiamo il piacere e ragione di plaudire all'ottimo avvio del Gruppo Sportivo "La Capitanata"; raccomandiamo di valorizzare sempre più lo sport praticato dal cieco: presentarsi nei campi sportivi per la pratica delle discipline possibili, oltre a costituire momento e modi di socializzazione, dà, a chi ci osserva, la possibilità di apprezzare le capacità di moto e di agonismo esistenti anche in chi non vede.

La partecipazione ai rapporti culturali, lo scambio di esperienze e modi di essere e di pensare, nello sport trovano occasioni propizie sia per i ciechi e sia per i vedenti. Si impegnino anche i meno giovani a praticare lo sport onde creare maggior presenza ed armonizzare di più le forze per richiedere ed ottenere più aiuti economici dagli Enti.



ATTIVITA' ASSOCIATIVE



Con l'indispensabile collaborazione del personale di Segreteria, l'impegno costante della Dirigenza, la Sezione ha provveduto agli opportuni contatti con i Soci, Rappresentanze U.I.C., Enti Pubblici, datori di lavoro, le famiglie dei bambini scolari non vedenti, perché la vita associativa fosse alimentata e caratterizzata da spirito di intercollaborazione per l'attuazione dei fini statutari che si accomunano in un solo e supremo obiettivo: l'integrazione sociale del non vedente. Ovviamente non possiamo dimenticare di riferirVi che in tutto questo ci siamo avvalsi del coordinamento e la collaborazione della Presidenza e Direzione Nazionale e Presidenza Regionale dell'Unione Italiana Ciechi.

Ci preme evidenziare che la Sezione oltre allo svolgimento delle ordinarie funzioni associative ed amministrative fin qui riferite, ha in particolare attuare le seguenti iniziative:

- è stato svolto un breve corso di insegnamento del metodo Braille gratuitamente a favore degli iscritti, dal 21 agosto al 14 ottobre 86, al quale hanno partecipato sei giovani;

- nei giorni 10.11.12. ottobre il Consiglio Sezionale ha partecipato al Convegno svolto a Lecce dal tema "Esigenze dei Ciechi Italiani a Confronto";

- in ottobre, la Sezione è stata impegnata in una ardua opera di smantellamento di alcune disposizioni regolamentari emanate da Consiglio Provinciale di Foggia nel gennaio 85, che prevedevano la compartecipazione per il pagamento del 50% della retta di ricovero in Istituto per quelle famiglie di scolari e studenti ciechi con reddito annuo da 12 a 30 milioni: tali disposizioni erano discriminanti fra il trattamento riservato ai non vedenti che frequentano gli Istituti, rispetto a quelli che sono inseriti nelle Scuole Pubbliche; grazie alla sensibilità dell'Assessore ai Servizi Sociali Geom. Luciano Stola e della nuova Giunta, è stato possibile, temporaneamente, ottenere la sospensiva del Regolamento che risultava essere dannoso per un sereno prosieguo degli studi, non solo per i non vedenti, ma anche per i sordomuti;

- alla fine di Novembre, si è svolto a Tirrenia presso la Casa Vacanze "G. Fucà il primo Convegno Nazionale dei giovani, al quale hanno partecipato numerosissimi rappresentanti sezionali. Anche la nostra Sezione non è mancata all'appuntamento.  Nel Convegno sono stati dibattuti con competenza e spirito giovanile i problemi tradizionali dell'Associazione: istruzione, formazione professionale e collocamento al lavoro. Particolare attenzione, però, è stata dedicata ai problemi dell'accesso e della fruizione culturale per i giovani ciechi;

- come ogni anno il 13 Dicembre, con il patrocinio Dell'Amministrazione Provinciale, è stata svolta la 28^ Giornata del Cieco, che, oltre ad un simpatico intrattenimento musicale presso il Conservatorio "U. Giordano", si è proceduto alla premiazione dei 16 alunni primi classificati al concorso socio-culturale indetto per la prima volta dalla nostra Sezione nelle Scuole dell'obbligo del territorio della provincia: questa iniziativa ha suscitato particolare interesse negli ambienti scolastici, dimostrato dal cospicuo numero di elaborati pervenutici e dalla partecipazione diretta;

- l'8 Marzo scorso, per la prima volta, è stata svolta la "festa della donna" nel salone "Luigi Braille" della Sezione: la circostanza ha fornito la possibilità ai non vedenti di esprimere la propria opinione circa le problematiche della donna non vedente:le due Relazioni tenute da un Sacerdote e da una Assistente Sociale, hanno dato seguito ad un interessante dibattito; la manifestazione ha registrato in un clima di gioviale intrattenimento, la premiazione di 3 socie non vedenti distintesi per l'occasione;

- è stata inviata una delegazione al Convegno svoltosi a Sassari il 30 Aprile 1-2-3 maggio sull'autonomia del non vedente;

- si è intervenuti anche alla Conferenza organizzata dall'U.I.C. di Campobasso nei giorni 16 e 17 maggio sull'"analisi della realtà del cieco molisano: confronti ed esigenze"; anche tale occasione ha dato la possibilità di scambi ed esperienze, considerato che, come a Sassari, è stata tenuta una mostra di prodotti artigianali di lavoratori ciechi;

- il Consiglio Sezionale, al fine di incentivare le attività culturali, e particolarmente quella musicali, ha provveduto ad acquistare un pianoforte ed ha quindi stimolato l'afflusso della fascia più giovane dei soci ad essere più interessata alla vita associativa;

- su personale iniziativa del Presidente Sezionale, è stata promossa una sottoscrizione fra i soci lavoratori per la donazione alla sezione U.I.C. foggiana di un televisore a colori, video registratore con relativo carrello ed antenna: tali apparecchi potranno, finalmente, consentire anche la possibilità di attivare un servizio di informazione culturale e didattica concernente le attività e i problemi dei minorati visivi.





FINANZIAMENTO



Amici, ricordiamo a Voi tutti e al Potere Pubblico, che per continuare a svolgere le attività brevemente illustrate, la Sezione necessita di maggiori contributi economici. Molte cose non sono state fatte perché le possibilità sono limitate. Tuttavia abbiamo motivo di nutrire fiducia in chi è preposto ad intervenire economicamente per espletare i compiti che le Leggi ci affidano. Se i Politici ci offrono più fiducia oggi, è perché siamo stati capaci di dire e di dare il meglio delle nostre risorse e delle nostre esperienze.

I beneficiari delle nostre e vostre opere attendono che la Società li ponga a pieno titolo nel contesto culturale ed economico del Paese.

Ringraziamo, per l'aiuto offerto, la Regione Puglia, l'Amministrazione Provinciale, le Banche, i Soci, gli amici vedenti e liberi cittadini, la Sede Centrale dell'U.I.C., per quanto hanno fatto per noi.

Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il proprio aiuto in silenzio, con presenze volontarie nel soccorso anche materiale, in circostanze diverse, con umiltà e spirito di servizio per il bene morale e materiale di fratelli un po' meno fortunati.



DIRITTI E DOVERI



L'Unione Italiana Ciechi non è stata creata per attribuire doveri e riconoscere diritti. Essa è nata ed esiste per riconoscere e far attribuire i doveri! Non si richiede solo il diritto o solo il dovere. Vanno richiesti ed esercitati entrambi, dall'uno scaturisce l'altro.

L'abbinamento tra scienza i coscienza, in ogni azione diretta al proprio all'altrui benessere, certamente ci condurrà alla posa ottimale della serenità e del miglior servizio del comune interesse collettivo, privato, famigliare, associativo.

 Ognuno per ciò che può, e che sa, deve sentirsi in dovere di contribuire per il miglioramento delle condizioni di vita, di cultura, di progresso morale ed economico, particolarmente verso i meno abbienti e gli emarginati.

Siamo chiamati oggi, in questa ottica, a riconsolidare i buoni proposti per porre al servizio dei meno difesi i compiti e le finalità del nostro Statuto, in armonia costruttiva e responsabile con gli Apparati Costituzionali nella nostra Società, per l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge, di fronte alle coscienze!



Grazie.                                                                         Per il Consiglio Provinciale

                                                                                     della Sezione U.I.C. - Foggia-

FOGGIA, 27 Giugno 1987 Il Presidente

                                                                                     Sig. Sebastiano Saldutto

 



 



 



 





 



(Inserito il 29-05-1987)
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